Lago Martiánez

Storia

Storia

Per parlare della storia del Lago Martiánez, è necessario prima, e inevitabilmente, parlare della Piscina di San Telmo, punto di partenza della trasformazione della costa di Martiánez e vestigio di ciò che oggi conosciamo come il complesso Costa Martiánez. Questa costruzione primordiale fu realizzata nel 1957 e fu promossa dal costruttore portuense José Manuel Sotomayor Carmona e dall’ex pilota della RAF di origine tedesca Rudolf David Gilbert. Così, nel novembre del 1956, Sotomayor Carmona richiese una licenza al comune, guidato all’epoca da Isidoro Luz Carpenter, chiedendo una concessione amministrativa per costruire e gestire una piscina naturale in una zona della spiaggia di Martiánez situata dietro la piazza e l’eremo di San Telmo, nella zona denominata Charco de los Piojos.

Nel gennaio del 1957 iniziarono i lavori diretti dall’architetto Juan Davó, creatore anche del Bar Dinámico nella Plaza del Charco e uomo di fiducia di Sotomayor Carmona. Il 13 novembre dello stesso anno, fu inaugurato con una sontuosa festa alla quale parteciparono le autorità provinciali e numerosi ospiti.

Il Lido San Telmo diventò in pochi anni il luogo alla moda delle élite isolane, con grandi e lussuose feste e balli di gala dove non mancava lo champagne. Tra i suoi illustri visitatori dobbiamo citare l’armatore greco Aristotele Onassis, il politico britannico Winston Churchill o tre dei quattro membri, McCartney, Harrison e Starr, del poco conosciuto gruppo di allora The Beatles.

Vista aérea Costa Martiánez
Vista aérea de la Costa de Martiánez, Lido San Telmo. Autor anónimo.

Lo sviluppo turistico della località ha comportato la costruzione di numerosi hotel lungo la costa che andava dalla Playa de Martiánez all’Ermita de San Telmo. In pochi anni furono quindi costruiti il Tenerife Playa, il Bélgica, il Valle Mar e il Las Vegas. I proprietari di questi immobili sostennero la trasformazione del lungomare rendendolo ancora più attraente dotandolo di aree balneari comode e accessibili. Così, nel 1965 si iniziò a pensare alla modellazione e al miglioramento turistico di questa parte di costa. Dopo un progetto fallito che prevedeva una diga, una spiaggia e un molo sportivo, fu solo nel 1967 che il comune incaricò gli ingegneri Juan Alfredo Amigó e José Luis Olcina della redazione di un nuovo progetto, al quale fu aggiunto il direttore artistico César Manrique. Questi progettarono tre piscine circolari, la più grande con un bar all’interno del bacino con motivi marini, accessi elevati sull’acqua e un grande albero di 25 metri di altezza che simulava l’ancoraggio della struttura, inoltre furono progettati spogliatoi, uffici, cucine e i meccanismi necessari per riempire i bacini con l’acqua dell’Atlantico.

Il 23 settembre 1971 fu inaugurata questa seconda fase del Complesso delle piscine Martiánez con la presenza dell’artista francese Josephine Baker e del Ministro del Turismo Sánchez Bella.

2º Fase del complejo Costa Martiánez, piscinas Los Alisios. Foto Ocio Costa Martiánez

Dopo aver valutato l’opportunità di realizzare una spiaggia artificiale, scartata sia per difficoltà tecniche che per questioni di bilancio, il quartetto formato da Manrique, Amigó, Díaz de Losada e Olcina elabora l’idea di ampliare le strutture con un grande lago artificiale con diverse isole, circondato da ampie zone solarium, con una lussureggiante vegetazione e una decorazione ispirata al paesaggio e all’architettura tipica delle Canarie. Un altro esempio della maestria dell’artista lanzaroteño nell’integrare la natura nelle sue opere architettoniche. Così, nel 1975, l’appalto viene nuovamente assegnato a Díaz de Losada e iniziano i lavori che dureranno due anni.

Le cifre che ha prodotto lo sviluppo di questa parte del complesso sono state colossali: più di 30.000 metri quadrati guadagnati sul mare, di cui circa 15.000 metri quadrati sono stati destinati alla zona piscina con 5 isole, una delle quali, quella centrale, di circa 2000 metri quadrati che ospiterebbe la mitica Sala Andrómeda. Sono stati scavati circa 5500 metri cubi di terreno, riempiti circa 120.000 metri cubi e utilizzati almeno 27.000 metri cubi di cemento, il volume di roccia vulcanica utilizzato è stato di oltre 2000 metri cubi, sono stati realizzati 2000 metri quadrati di giardino con la relativa rete di irrigazione e fognatura, infine è stato installato un favoloso sistema di illuminazione con oltre 1200 punti luce.

Così, il 30 aprile 1977, viene inaugurata questa terza fase del complesso con una festa esclusiva per autorità e imprenditori, con cena, fuochi d’artificio, brindisi, spettacoli e ballo, il giorno successivo le strutture sarebbero state aperte al pubblico gratuitamente per la contemplazione.

Nel 1995 il complesso Costa Martiánez è stato dichiarato Bene di Interesse Culturale nella categoria di Giardino Storico.

Nelle due decadi successive sono state effettuate varie trasformazioni di minore entità, mentre nel primo decennio del nuovo secolo è stata intrapresa una trasformazione di maggior entità, climatizzando una delle piscine, aggiungendo una jacuzzi, adattando l’illuminazione alla legge sulla Protezione della Qualità Astronomica degli Osservatori dell’I.A.C. e trasferendo dalla emblematica Hotel Taoro la sala giochi del casinò alla Sala Andrómeda al centro del grande lago artificiale.

Vista aérea de la tercera fases del complejo Costa Mártianez. Foto: ShutterStock

Galindo Brito, Antonio 30/11/2016. La construcción de la Piscina de San Telmo. https://cronicasportuenses.blogspot.com/2016/11/la-construccion-de-la-piscina-de-san.html

Hernández Pérez, Fátima. EL LIDO DE SAN TELMO, CLAVE PARA LA LLEGADA DE CÉSAR MANRIQUE Y LA CREACIÓN DE COSTA MARTIÁNEZ http://turismoyculturadecanarias.es/lido-san-telmo-clave-la-llegada-cesar-manrique-la-creacion-costa-martianez/

González Lemus, Nicolás.16/11/2017 “Las etapas de la génesis de Costa Martiánez” Conferencia llevada a cabo en la Sala Andrómeda con motivo del 40 Aniversario de Lago Martiánez. Consultado de https://youtu.be/D6EP2nu6y3A y de https://docplayer.es/96497609-Las-etapas-de-la-genesis-de-costa-martianez.html el 24/01/2021

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